La Rivista
2020
N° 1 - 2 Gennaio - Giugno 2020
Una Confindustria attiva e propositiva, nella visione di Licia Mattioli.
18/Febbraio/2020
Archivio News

dì Lorenzo Guidantoni

La corsa per la presidenza di Confindustria è iniziata. Fra la candidatura di Carlo Bonomi, Presidente di Assolombarda e il siderurgico Giuseppe Pasini, la Cav. Lav. Licia Mattioli, già Vice Presidente per l'Internazionalizzazione di Confindustria, nonché Presidente di Exclusive Brands Torino, è in lizza per la poltrona più prestigiosa di Viale dell'Astronomia.

Nell'interessante intervista rilasciata dall'imprenditrice a "La Repubblica", l'11 febbraio u.s., ciò che salta all'occhio è l'intenzione di non sventolare la pur comoda bandiera della discontinuità di genere, nonostante sia l'unica donna in un triello di eccellenti personalità.

Discontinuità che secondo la Mattioli deve riscontrarsi invece nell'approccio della nuova Confindustria verso i problemi delle aziende e nel rapporto con la politica, dominando il dibattito pubblico con competenza e attivismo.

L'esperienza all'interno degli apparati attuali, scomodo paletto da superare nella corsa alla Presidenza anche per le critiche ricevute da Confindustria negli anni ruggenti del grillismo, si traduce secondo la Mattioli nell'opportunità di saper lavorare da subito su quanto di buono costruito, ripartendo dagli errori commessi.

Il programma espresso, seppur a grandi linee, è verticistico nell'intenzione di "mettere le eccellenze industriali al servizio del cambiamento", ma anche corale, nella penetrazione ed ascolto di una base talvolta sfibrata, offrendo la sponda della Confederazione per superare le difficoltà delle industrie locali.

In questo contesto, Licia Mattioli sottolinea la necessità di certezze, in particolare quella del diritto, per imprenditori che, pur disposti ad investire, trovano nella legislazione e nel contesto di una cultura industriale ancora poco matura ostacoli difficili da superare, diffidenze storiche capaci di penalizzare da decenni la crescita.

Le prossime elezioni saranno fondamentali per sancire quale indirizzo politico prenderà la Confindustria italiana in un momento particolarmente difficile per il nostro mercato interno e per l'export, colonna portante dell'economia.

La congiuntura è più che mai sfavorevole, con il gigante tedesco impantanato nella crisi dell'auto e l'incognita coronavirus sull'economia cinese e, quindi, globale.

Il sogno di Licia Mattioli è quello di "cambiare il Paese grazie alle nostre imprese" e la necessità di mutare passo, oggi, è sicuramente un punto d'incontro fra Confindustria e società civile.