dì Lorenzo Guidantoni
Notizia: nel 2020 il PIL è previsto fra il + 0.4% della Commissione UE, dell'Ocse e di Confindustria, e il più ottimistico +0.6% del Governo.
Nelle incertezze di questo esecutivo giallorosso, i numeri segnano un confine entro il quale è possibile definire i tratti distintivi della sua azione, configurando una stagnazione politica ed economica preoccupante, poiché divenuta sistemica nel complesso succedersi delle maggioranze.
E con la mancia come bandiera, dall'oneroso taglio del cuneo fiscale, per un vantaggio irrisorio di una ventina di euro a lavoratore, fino alla difesa del contestato reddito di cittadinanza, il segno della discontinuità è rintracciabile solo nelle differenti modalità di comunicazione dei suoi protagonisti.
A differenza del 2019, si rileva una ritrovata pacatezza da parte del Premier Conte, questa volta autocensuratosi a cavallo fra capodanno e la ripresa dei lavori nelle previsioni di un nuovo "anno bellissimo".
Sorvolando sul desolante quadro della nostra politica litigiosa, impegnata fra il dibattito attorno a Bettino Craxi e la più attuale crisi libica, ciò che preoccupa maggiormente è la congiuntura persistente generata dalla guerra dei dazi, dalle tensioni con l'Iran, dalle difficoltà del gigante tedesco.
Le ripercussioni di quanto su citato si fanno sentire sulle aziende di punta e nell'export, comparto rifugio di una economia scarsamente vivace al suo interno.
Come un narciso, non riuscendo a risolvere i suoi conflitti interni, l'Italia vende al meglio le sue eccellenze fuori dai confini, costringendosi a vivere con le dita incrociate per la bulimia delle nuove economie ed una stabilità globale sempre minacciata da scossoni imprevisti.
Un mix di mali storici irrisolti e sopravvivenza politica che generano la spirale fatta di paura, calo degli investimenti, disoccupazione, aumento del debito, maggiori interessi nei titoli di Stato, con una remunerazione oltre il 2% su quelli trentennali.
"Potrebbe anche piovere", direbbero i scarcastici. "Il cielo sopra l'Italia è molto nuvoloso" osservano i più realisti.