La Rivista
2020
N° 1 - 2 Gennaio - Giugno 2020
Colore "rosa" per la Confindustria?
07/Gennaio/2020
Attualità economiche sociali

Crescono le voci, alimentate da una vivace fibrillazione politica, riguardo i candidati al ruolo di Presidente della Repubblica.

Tra queste, si prospetta la possibilità che, per la prima volta, possa essere una donna ad assumere tale incarico.

E' un'idea allineata pienamente con i tempi e con il giusto orientamento di far ricoprire posizioni di vertice anche al gentil sesso. D'altronde, testimonianze estremamente positive di donne che occupano, oggi, ruoli apicali, sia nel settore pubblico che in quello privato, non mancano di certo.

Se le elezioni per il Quirinale ci saranno solo nel 2022, quelle per la Presidenza di Confindustria sono imminenti.

L'opportunità di rivedere una donna alla guida, dopo Emma Marcegaglia (2008-2012), sembrano concrete.

I nomi di cui si vocifera in queste ore sono sicuramente degni ed autorevoli: da Bonomi ad Orsini  e, recentemente, Licia Mattioli.

Guardiamo con simpatia ed attenzione la candidatura di quest'ultima, che avrebbe le skills giuste per il suo impegno nel settore industriale: A.D. della Mattioli SpA;  Presidente di Exclusive Brands Torino, prima rete  nel mondo del lusso da lei fondata nel 2011; Vice Presidente per l'Internazionalizzazione in Confindustria. Insignita di numerosi premi, fra  i quali la Mela d'oro della Fondazione Bellisario nel 2010, ed il prestigioso Premio "Il Perugino: artista ed imprenditore", nel 2019, con laudatio da parte dell'imprenditrice Luisa Spagnoli, e la motivazione che segue:

"Per fare conoscere ed apprezzare nel mondo, la più prestigiosa arte orafa italiana. Unendo capacità imprenditoriali ad una determinata spinta verso l'industrializzazione, ha portato le sue aziende, anche attraverso una sapiente diversificazione verso l'energia pulita, a valorizzare la realtà d'impresa 4.0. Cavaliere del Lavoro, è impegnata nell'associazionismo più efficace e qualificato. Tra l'altro, nella sua posizione di Vicepresidente per l'internazionalizzazione e l'attuazione degli investimenti di Confindustria, aiuta a diffondere, da raffinata ambasciatrice del made in Italy, e con una efficace ed attuale interlocuzione con la Cina, i valori e la centralità dell'impresa, alimentando un fronte di interessi verso il nostro Paese."

Questo ampio e meritorio impegno, che tocca anche il sociale, è raccolto nel titolo di Cavaliere del Lavoro, conferitole, nel 2017, dal Presidente della Repubblica