La Rivista
2020
N° 1 - 2 Gennaio - Giugno 2020
Basilea III: rinvio di un anno a causa della pandemia.
09/Aprile/2020
Attualità economiche sociali

dì Lorenzo Guidantoni

Gli effetti della pandemia si fanno sentire anche sul regolamento del settore finanziario. Il Comitato di Basilea e il gruppo dei governatori delle banche centrali, insieme con i responsabili della supervisione (Ghos), hanno deciso di rinviare l'implementazione di Basilea III per aumentare la capacità operativa delle banche e rispondere con più agilità alla crisi. 

Come dichiarato da Francois Villeroy de Galhau, Presidente del Ghos e Governatore della Banca di Francia:  "E' importante che le banche e i supervisori siano nella condizione di poter impegnare tutte le loro risorse a rispondere all'impatto del coronavirus . 

Le misure adottate dal Ghos intendono dare maggiori libertà alle banche, per fronteggiare la crisi economica scaturita dalla pandemia, per una erogazione del credito che dovrà avvenire in maniera più flessibile. L'implementazione degli standard di Basilea 3 – concordati nel dicembre del 2017 - slitteranno di un anno, al 1 gennaio 2023. 

La decisione del massimo organo mondiale della  regolamentazione bancaria è stata presa di pari passo con le misure decise da Christine Lagar, Presidente della BCE che, insieme al poderoso Quantitative Easing da 1.000 miliardi di euro, ha raccomandato alle banche europee di non distribuire dividendi fino a ottobre, preservando il capitale per massimizzare il sostegno all'economia reale.

Sulla base delle dimensioni complessive del sistema finanziario, e con big player divenuti "troppo grandi per fallire", Basilea 3 è stata strutturata per uniformare l'aspetto normativo e l'azione degli intermediari finanziari.

I tre punti fondamentali sui quali si è lavorato sono:

  • l'adeguata capitalizzazione;
  • prudente gestione del rischio;
  • prudente gestione della liquidità.

Affiancate a queste norme, si è lavorato anche sull'importanza della trasparenza normativa, più volte messa sotto accusa, anche in Italia, nella vendita delle ormai note – e rischiose - azioni subordinate.