La Rivista
2020
N° 1 - 2 Gennaio - Giugno 2020
ANTICIPIAMO, CON L'ASSICURAZIONE, I RISCHI DI DANNI CATASTROFALI.
05/Aprile/2019
Attualità economiche sociali

Partendo dal terremoto dell'Irpina del 1980, fino ad arrivare ai fenomeni ambientali del 2016 che hanno colpito Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo, lo Stato italiano ha sborsato circa 120 miliardi di dollari per mettere al riparo la popolazione ed occuparsi della successiva ricostruzione. Solo negli ultimi dieci anni tra frane, sismi, e alluvioni, si arriva a 33 miliardi di euro di spesa.

 Claudia Cordioli, managing director di Swiss Re Europe, in una recente intervista apparsa sul Sole 24 Ore, è andata dritta al cuore del problema,richiamando "il fondamentale patto fra pubblico e privato" in modo da aumentare il numero di coperture assicurative, a beneficio di tutti.

In un Paese in recessione tecnica e con stime di crescita pari allo zero, il cui risparmio fermo nei conti correnti cresce vertiginosamente (1.137 miliardi di euro nel 2018) ed all'interno di un bilancio familiare medio, la spesa per una assicurazione contro il rischio catastrofi sembra effettivamente un lusso non da poco.

Comprendendo le difficoltà oggettive di una realtà complessa, Claudio Cordioli auspica quindi che, laddove la copertura non si declini sul singolo soggetto, possano avvenire partnership con lo Stato, per territori e zone d'interesse,magari attraverso interlocutori nelle Regioni o nei Comuni, entità istituzionali a più diretto contatto con il territorio.

Da un'indagine Nielsen, commissionata proprio da Swiss Re, in Italia, nonostante una diffusa conoscenza delle formule di protezione - pari circa al 70% degli intervistati - la penetrazione complessiva è ferma al 7%, al 28% se si considerano i premi già attivi sulle abitazioni.

Le polizze contro i rischi catastrofali sono un ramo particolarmente sfavorito dalle condizioni in cui cerca di emergere: è' stato calcolato che il 77% delle abitazioni italiane è esposto a elevato rischio sismico o alluvionale, con circa 3 milioni di famiglie che possiedono case fuori da ogni regolamento edilizio, rendendo dunque impossibile la stipula di un contratto.

Nonostante le difficoltà, nel 2018,il numero di assicurazioni sulla casa è aumentato dell'11%. E' il chiaro segnale di una cultura in evoluzione?