La Rivista
2020
N° 1 - 2 Gennaio - Giugno 2020
Il futuro è oggi: speranze e realtà attuali dall'Assemblea di Confindustria.
24/Maggio/2019
Politica Economica

di Lorenzo Guidantoni.

Il futuro è oggi. Attraverso un messaggio che potrebbe essere lo slogan di ogni imprenditore, il Presidente Vincenzo Boccia, nell'Assemblea di Confindustria  del 22 maggio u.s., a fronte di una situazione complessa, ha efficientemente ricordato come il tempo degli interventi politici sia un elemento fondamentale per assicurare, ai neonati di oggi, un avvenire sereno, così come immaginato nel bel e significativo video di apertura dell'incontro.

Parliamo di un Paese, il nostro, dove i vari elementi di contrasto attuali si devono conciliare e compattare attorno ad obiettivi comuni, quali la crescita sostenibile, la diminuzione del debito pubblico, più occupazione ed investimenti in infrastrutture e tecnologie.

Nel dettaglio, Boccia sostiene che il rilancio dell'Italia debba passare per tre punti:

  • ripartenza dei cantieri e nuova stagione degli investimenti pubblici, nel breve periodo;
  • spending review mirata a premiare solo le efficienze e credito d'imposta strutturale per gli investimenti al Sud, nel medio periodo;
  • raddoppio degli Istituti Tecnici Superiori, post diploma, per preparare le professionalità che servono alle aziende, nel futuro immediato.

Attraverso questa comunione di intenti, ed un dialogo costruttivo con l'Europa, l'Italia del futuro potrà competere economicamente ed avere peso negli equilibri politici internazionali, riuscendo a ridurre il problema immigrazione, coordinando nelle nuove dinamiche economiche, i Paesi più in difficoltà, in un futuro in cui la parola "altrimenti" non è contemplata.

Efficace il pensiero espresso da Giuseppe Castagna, AD BPM,prendendo spunto dai principali passaggi della relazione di Boccia: 

"Fondamentale per la crescita l'alleanza di sistema tra imprese, istituzioni, e banche. Più investimenti produttivi destinati alla crescita, meno spesa corrente e riduzione del debito pubblico, sono la ricetta essenziale per rilanciare il nostro Paese."

Nell'Assemblea si è anche evidenziato il mood generale degli industriali verso le Istituzioni presenti. Oltre alla standig ovation per Boccia, fa notizia il lungo tributo al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la cortesia al limite della freddezza per il Premier Conte ed il Vice Presidente del Consiglio, Luigi Di Maio.

I due si spendono in rilanci pubblici per i quali probabilmente hanno sbagliato pubblico di riferimento: gli imprenditori apprezzano i fatti, e non basteranno le promesse di una crescita da inseguire "ferocemente" (Conte), né il lancio di una "fase 2" fatta di investimenti, come annunciato da Luigi Di Maio, per "lisciare il pelo" ai presenti.

Le politiche espansive del Governo, indirizzate verso un welfare esasperato -  e fin qui inconcludente ai fini della crescita -  hanno infatti drenato risorse importanti per qualunque "fase 2" si voglia immaginare. Una realtà che il mondo dell'imprenditoria conosce bene, come le crescenti difficoltà nell'accesso al credito ed i problemi collegati all'infernale burocrazia e ad un taglio del cuneo fiscale: promesse fondamentali fino ad ora disattese dall'esecutivo.

La realtà parla di un debito pubblico che sale insieme allo spread; un aumento dell'Iva ormai certo; i tagli imposti (pensioni) o paventati (bonus Renzi) - in vista di calcoli errati che hanno fatto sforare il parametro deficit/Pil – in un clima che induce la platea ad applausi di maniera, ed il pubblico da casa al probabile aumento dell'uso di contraccettivi, nel timore che l'Italia immaginata nel video di apertura rischi di non realizzarsi per i sogni di qualcun altro, che si stanno trasformando in numeri da incubo.